Nell’autunno 2019 il cantiere di San Francesco del Prato apre le proprie porte in segno di ringraziamento ai benefattori che sostengono il progetto di restauro.
Avrai l’opportunità unica e irripetibile di ammirare da vicino il bellissimo rosone policromo realizzato nel 1461 dal maestro Alberto da Verona, e vivrai l’emozione di una vista mozzafiato sui tetti di Parma.
La visita dura complessivamente un’ora. I visitatori sono organizzati in otto turni giornalieri da massimo dieci persone: il primo inizia alle 8:45, mentre l’ultimo alle 16:45. Nella prima parte introduttiva ti racconteremo la storia della chiesa di San Francesco del Prato, e scoprirai i tanti motivi che la rendono un tesoro di bellezza unico al mondo. A seguire saliremo in quota con un ascensore, per ammirare da vicino lo splendido rosone a 16 raggi realizzato in cotto policromo e la suggestiva vista di Parma dall’alto.
Non sono ammessi bambini di età inferiore ai 6 anni
La visita al rosone di San Francesco del Prato avviene su opere provvisionali da cantiere. Per consentirne lo svolgimento in totale sicurezza è necessario seguire le indicazioni fornite dal personale che gestisce la visita.
La visita è guidata, e avviene per gruppi anche eterogenei di massimo 10 persone per volta. Si tiene esclusivamente con condizioni meteorologiche favorevoli: pertanto, le visite potranno essere sospese a discrezione dello staff in caso di pioggia, temporali e vento forte.
La salita in quota avviene per mezzo di un ascensore. è adatta anche a persone con difficoltà motorie. Per esigenze organizzative vi invitiamo ad avvisare al momento della prenotazione.
E’ obbligatorio indossare sempre il caschetto di protezione e attenersi alle istruzioni dello staff
È necessario indossare scarpe basse e chiuse: non sono consentiti tacchi, zeppe, sandali, ciabatte
È vietato fumare durante la visita
È vietato arrampicarsi sulle impalcature
Non è consentito portare animali
La visita in quota è sconsigliata per chi soffre di vertigini e problemi di equilibrio
È vietato tenere bambini in braccio durante la visita in quota